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Principio DNSH

PNRR E DNSH: Un connubio necessario da presidiare

Principio DNSH

Siamo entrati nel terzo anno del PNRR, ma permangono alcune incertezze operative nella sua implementazione sia lato amministrazioni/soggetti attuatori che investitori.

Uno dei punti più caldi è quello del principio DNSH (Do Not Significant Harm), letteralmente non arrecare danni significativi.

Il DNSH è il nuovo principio comunitario di sostenibilità ambientale che ogni impresa è obbligata a rispettare qualora fosse beneficiaria di un’agevolazione cofinanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il nuovo principio è frutto dell’Art. 17 del Regolamento Tassonomia dell’Unione Europea, numero 2020/852, in conformità degli orientamenti tecnici prevista dalla Commissione Europea 2021/C/58/01 volti a salvaguardare sei obiettivi di sostenibilità ambientale:

·      Mitigazione dei cambiamenti climatici;

·      Adattamento ai cambiamenti climatici;

·      Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine

·      Economia circolare;

·      Prevenzione e riduzione dell’inquinamento;

·      Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Tutti i bandi del PNRR applicano il principio del DNSH, ma troppo spesso chi invia una domanda di partecipazione, sottoscrive il modello DNSH ‘con troppa leggerezza’, senza comprendere al meglio quelli che sono gli impatti e le eventuali conseguenze.

 

In fase di definizione del PNRR, i progetti e le riforme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano sono stati valutati dalle Amministrazioni proponenti, con il supporto di esperti in materia ambientale, considerando i criteri DNSH. Le Amministrazioni sono chiamate anche in fase di attuazione a garantire concretamente che ogni misura non arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali, adottando specifici requisiti nei principali atti programmatici e attuativi. Al riguardo sono state emanate guide operative e schede per check list:

 

·      Circolare della Ragioneria generale dello Stato 30 dicembre 2021, n. 32 – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH) e Check list

·      Decreto del Ministero della Salute 5 aprile 2022 – Approvazione dello schema di contratto istituzionale di sviluppo (CIS) con l’allegato comprensivo del Piano operativo e delle schede intervento (pdf, 4.1 Mb)

·      Circolare della Ragioneria generale dello Stato 13 ottobre 2022, n. 33 – Aggiornamento Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (cd. DNSH)

Si tratta di un quadro regolamentare complesso ed articolato che ha individuato 29 cluster tassonomici di investimento, ognuno dei quali presenta delle caratteristiche da rispettare ex ante affinchè l’investimento da effettuare sia ammissibili. Inoltre, sono indicati anche i controlli ex post da fare affinchè si mantenga l’ammissibilità.

 

 

In sostanza, occorrerà fare sempre più attenzione al modo in cui verranno selezionate le spese da rendicontare nei vari bandi che verranno pubblicati a valere sulle risorse del PNRR. Sarà importante non sbagliare nell’identificare gli elementi che in origine determinano i requisiti a valere sul principio DNSH, con la necessità di pianificare ancora con più attenzione i programmi di investimento. Questo presuppone una profonda conoscenza delle regole ecosostenibili che tale principio richiede per i vari settori coinvolti dagli interventi a valere sul PNRR, poiché spesso in fase di valutazione è il richiedente che dichiara (e se ne assume la responsabilità) che le spese sostenute rispettino i desiderata del legislatore comunitario. Con la necessità poi di doverli dimostrare in sede di rendicontazione e con l’evidente rischio operativo di perdere il contributo in caso di non corretta gestione degli elementi alla base del principio DNSH.

Per questi motivi FDS Italia ha sviluppato nella propria piattaforma FDS Italia Point uno strumento snello, veloce ed intuitivo che per prende in considerazione tutti i cluster previsti e per ciascuno di essi elenca gli elementi da rispettare ex ante ed ex post.

Per ogni investimento è possibile analizzare una scheda, spuntare i punti già rispettati, salvare la scheda compilata solo in parte, completarla e verificare se si rispettano i principi del DNSH. Si ha la possibilità di dare indicazioni ai fornitori sugli elementi mancanti, oppure scegliere il fornitore corretto in modo che soddisfi tutti i requisiti.

Un tool sempre aggiornato con tutti gli elementi normativi, semplice da utilizzare e che permette di minimizzare i rischi di rendicontazione.

Inviaci il modulo di contatto presente alla pagina https://www.fdsitalia.it, oppure inviaci una mail a info@fdsitalia.com.

 

Il team di FDS Italia è a tua disposizione per ogni necessità di chiarimento e/o supporto.

 

                                                                                                          Il team di FDS Italia

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